Il calcio è uno sport meraviglioso, ma bisogna ricordarsi di tenere presente che il calcio giocato nell’area delimitata dalle quattro bandierine è una cosa totalmente diversa dal calcio che viene giocato prima e dopo la partita.
Nel primo caso Trino-Arona è finita 1 a 1 con la divisione della posta in palio tra le due squadre.
Questo è quello che dice il referto dell’arbitro e, di conseguenza, la classifica.
E’ un buon risultato per i biancoverdi perché sulla carta il Trino è una squadra candidata per le posizioni di vertice della classifica (difficile ovviamente dire quali), ma la grinta, la determinazione, l’umiltà ed il coraggio messo in campo dai giocatori di Mister Rossini sono riusciti ad imbrigliare le trame offensive del Trino, che ha tenuto palla per più tempo, ma senza riuscire a finalizzare in maniera efficace il possesso.
L’Arona, dal suo canto, ha aspettato il Trino, e ha provato a giocare di rimessa, riuscendo in un paio di occasioni ad andare vicino alla rete (bellissimo il tiro di Gningue stampato sulla traversa).
Entrambe le reti, però, sono arrivate solo su palle inattive, quasi a sigillare l’equilibrio espresso dalle due squadre.
Sorprendentemente la lettura della gara nel dopo partita è stata completamente speculare. Mister Caricato si è detto convinto di aver perso “i tre punti che meritavamo” . Ma la stessa cosa pensavano i giocatori biancoverdi nello spogliatoio, almeno a giudicare dalle facce, che non erano certo di quelle di chi era contento di quanto raccolto.
Per fortuna le chiacchiere stanno a zero e già mercoledì si torna a giocare. Noi intanto ci teniamo stretto il punto in classifica e tutte quelle belle sensazioni che la squadra ci ha regalato.
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