Commentare un risultato così largo come quello di domenica può apparire un esercizio sterile e senza senso.
Da un lato è difficile fare una analisi completa, a causa della quantità di cose da dire, dall’altra si ha comunque la sensazione che ogni valutazione possa avere come scopo nascosto quella di cercare giustificazioni su un risultato che invece non ammette repliche.
Il compito però può essere facilitato se si accettano due premesse.
La prima: facciamo i dovuti complimenti alla squadra di Ferrero che, finalmente (dal loro punto di vista), è riuscita a raccogliere per quanto nelle sue potenzialità. Nelle prime due giornate avevano raccolto solo due punti, ma tutti sapevano che presto o tardi sarebbe emerso il loro valore.
La seconda: le analisi tecniche spettano al mister ed alla squadra, e di certo nello spogliatoio saranno i primi a non essere indulgenti verso se stessi. Non hanno bisogno, da questo punto di vista, del nostro contributo.
Cosa rimane allora della partita?
Rimangono innanzitutto la gran parata di Tornatora, sul colpo di testa di Giorgio Riccio, alla fine del primo tempo. Certo le partite non si valutano con i se e con i ma…, ma alla fine del primo tempo l’aria che si respirava sugli spalti, gremiti dai tifosi rossoblù, era di sollievo misto ad una certa apprensione, perché l’Arona al termine dei primi 45′ poteva essere sul 2-2 e chissà cos’altro poteva ancora succedere. Invece è andata com’è andata.
Seconda cosa: l’anno scorso l’Arona dovette fare i conti con due rovesci della stessa proporzione: un 4-0 esterno con il Baveno ed un 5-1 a Stresa. Ma alla fine del campionato la salvezza è arrivata, perché partita dopo partita i ragazzi sono riusciti a mettere in cascina i punti necessari.
Voglio dire: in questo campionato ci aspettano trenta battaglie, e qualcuna si può anche perdere. Quello che conta però è la guerra, ed è su quella che va mantenuta la concentrazione. Si può perdere, ma non si molla un …passo…
PS: Per gli amanti dei corsi e ricorsi storici.
La partita di Stresa finì 5-1. Il gol dell’Arona fu segnato su calcio di rigore. Proprio come domenica scorsa.
La domenica dopo il calendario prevedeva Arona-Biellese. Esattamente come domenica prossima…. Finì 3 a 1 ….