…ovvero come rovinare in 90 minuti tutto quanto di buono hai costruito in due domeniche.
Era questa la sensazione che si provava nello spogliatoio al termine della partita. Era la partita perfetta per portare a casa i tre punti, chiudere in bellezza un mese stupendo, e godersi con serenità le vacanze di Natale. E invece…
Invece l’Orizzonti ha bucato la difesa aronese praticamente alla prima occasione, con un colpo di testa di Carini su palla da calcio d’angolo e dopo dieci minuti l’Arona si è trovata sotto nel risultato.
I seguenti 80 minuti sono stati un vero e proprio assedio, ma è mancata un po’ di lucidità, o di fortuna, o di grinta, che ha consentito alla squadra torinese di portare via il bottino pieno da Mercurago e lasciato agli aronesi solo tanta amarezza.
La lezione da imparare al più presto è che la “tranquilla salvezza”, obiettivo annunciato sin dall’inizio della stagione, non è un traguardo scontato. Passa per il duro lavoro del tecnico e del gruppo, fatto anche durante l’allenamento, tenendo i piedi per terra ed affrontando tutte le partite col piglio giusto. Senza lasciarsi andare a recriminazioni inutili, anche quando l’arbitro non è all’altezza della situazione (come quello di questa domenica) e senza credere che ci siano partite che “si vincono facile”.
Questa è la ricetta che serve per andare oltre l’ordinario, perché anche la salvezza è una grande impresa.
Adesso arrivano due settimane prive di impegni ufficiali: si passano le feste in famiglia, o comunque in buona compagnia, ma si lavora già per mettere le basi per un girone di ritorno nel quale, ci auguriamo, la sorte si deciderà a restituire quanto ha tolto ai ragazzi di Mister Porcu.
FORZA ARONA!!!
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